Le Evidenze Scientifiche

Dott. Raffaele Cerbini

Medico Chirurgo, specialista in Medicina Interna e d’Urgenza.
Executive MBA presso la SDA Bocconi di Milano.
Circa dieci anni in ambiente accademico dopo la laurea in Medicina e Chirurgia;
Sedici anni di esperienza nel Dipartimento Medical Affairs di varie Aziende Farmaceutiche, con ampia esperienza in contesti internazionali e multiculturali.
Ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in Italia (tra cui il ruolo di Responsabile del Servizio Scientifico, con relative responsabilità verso AIFA) ed a livello internazionale, con mansioni di Executive Director Medical Affairs.
Visiting Professor presso Sole24Ore Business School dal 2016.


Abbiamo fortunatamente iniziato questo 2023 già liberi dalle politiche sanitarie oppressive dell’odioso governo Draghi/Speranza, con una consapevolezza (purtroppo tardiva rispetto a quanto esistente nella letteratura scientifica) che già dal novembre 2021 la variante omicron non avesse più la connotazione di gravità del virus originario, considerato il meccanismo patogenetico completamente diverso.

La gran parte del 2022 era infatti trascorsa con la peggior politica sanitaria al mondo (e la chimera di una irraggiungibile ed irragionevole protezione globale), mentre solo un cambio di prospettiva politica alla fine del 2022 aveva permesso all’Italia di tornare ad essere allineata alle corrette evidenze scientifiche.

Il 2023 ha quindi finalmente visto il termine della irragionevolezza e l’affermazione del sacrosanto principio della libertà delle scelte individuali, anche se alcuni “orfani della pandemia” tuttora continuano ad imperversare in trasmissioni televisive oggettivamente patetiche, o in articoli di stampa scritti da impresentabili pseudogiornalisti.

Qualche indagine sui soprusi commessi è stata condotta, ma ancora troppe notizie rimangono confinate solo a coloro che conoscono i dati sorgente.

È fondamentale dire che le schede tecniche dei vaccini sono state aggiornate nel corso del tempo e, ad esempio le miocarditi (che venivano negate con forza dalla politica fino al dicembre 2021, ma che denunciavo già dal giugno 2021) e che rendevano inaccettabile il rapporto beneficio/rischio in particolare nei giovani, sono finalmente divenute di dominio pubblico e ne è stata diffusa la loro pericolosità (oltre a casi mortali) a tutta la classe medica.

Oramai solo coloro che sono veramente disinformati, solo coloro che rifiutano di comprendere ed ammettere le evidenze accumulate, possono consigliare alla leggera ulteriori richiami a quelle popolazioni non ne hanno alcun bisogno.

Inoltre, purtroppo si sente ancora troppo spesso dire che i vaccini sono in grado di prevenire malattie gravi o mortalità, ma questa improvvida affermazione non trova riscontro in alcun dato oggettivamente dimostrato nel mondo reale con sperimentazioni adeguatamente condotte.

Infine, chi (mal)augurava un Natale di morti di origine infettiva virale è stato smentito con forza dai fatti.

Non può esistere una ricetta valida per tutti: la protezione da malattie infettive acute non può essere generica, ma deve essere individualizzata e rapportata alle condizioni dei singoli soggetti.


Ed allora, avrei alcuni auspici per il 2024.

In primo luogo, mi auguro davvero che finalmente si abbandoni del tutto l’approccio generalizzato alla prevenzione e si torni sempre più ad una sanità “cucita” sul singolo paziente da parte di persone competenti e non ideologicizzate.

In secondo luogo, mi auguro che si continui ad indagare sui gravi errori commessi da Speranza e kompagni.

In terzo luogo, con tutta la letteratura che, di continuo, mostra aumenti statisticamente significativi dell’insorgenza o del peggioramento di numerose patologie a genesi autoimmunitaria (dal lupus alle poliartriti e polimialgie, dalle piastrinopenie alle patologie infiammatorie croniche intestinali ed alle tiroiditi), mi auguro che siano sempre più gli specialisti in queste malattie a prendere in carico i singoli pazienti ed a decidere per il loro bene, senza sottostare acriticamente a diktat piovuti dall’alto.

In quarto luogo, sarebbe opportuno approfondire le cause per le quali negli ultimi due anni sono apparentemente aumentate diverse patologie di tipo tumorale, ed in particolare quelle oncoematologiche.

In ultimo, mi auguro che si smetta una volta per tutte di definire “vaccini” quei preparati in grado di conferire solamente una immunizzazione a breve termine e solo per lo specifico target antigenico.

Le aziende produttrici sanno perfettamente che l’efficacia degli anticorpi neutralizzanti (pur reale e ben dimostrata) è rivolta esclusivamente al target verso cui è stata progettata. Per questo mi domando perché certa politica (evidentemente disinformata oppure in malafede) supporti immunizzazioni del tutto inefficaci al cambiare del target/variante.

Forse (il sospetto è legittimo) è anche per questo che la gestione a livello europeo delle campagne di massa contro il virus SARS-CoV2 resta ancora assurdamente coperta da segreto, come ha deciso la commissione europea nei giorni scorsi.
Pazzesco!

L’augurio che quindi formulo per il 2024 è quello di far sempre riferimento ai dati di medicina basata sulle evidenze, e non alle opinioni degli orfani televisivi della pandemia, che ormai potrebbero solo reclamizzare pandori 🤣🤣🤣

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